Le associazioni USARCI, FISASCAT CISL e UGL hanno inviato al Ministero competente una lettera in merito alla sblocco del FIRR per tutti gli Agenti di commercio:
Gentile Ministro,
come rappresentanti degli Agenti di Commercio abbiamo sempre a cuore gli interessi della Categoria e la volontà di rappresentarla al meglio possibile, tutelando i suoi interessi. La crisi sanitaria derivata dal Covid-19, e il successivo lockdown delle attività economiche in tutto il paese, sono state un durissimo colpo per tutta la Categoria, che ha visto un verticale crollo degli ordinativi e del proprio fatturato. Gli Agenti di commercio sono una categoria essenziale per l’economia italiana, indicatori della salute del nostro mercato interno, del nostro export e di tutto il commercio. Ogni anno gli Agenti intermediano più del 70% del PIL del nostro paese dimostrando di essere l’ingranaggio più importante dell’economia reale italiana.
Il 25 maggio le Parti Sociali, associazioni degli Agenti di commercio e delle Imprese, si sono riunite e hanno firmato un accordo finalizzato allo sblocco, fino ad un massimo del 30%, del FIRR accantonato presso l’Enasarco in favore di tutti quegli Agenti che, in una condizione di straordinaria difficoltà, ne facessero richiesta. Il Firr, il Fondo indennità risoluzione rapporto, non è previsto dal Codice civile, ma è stato istituito dalle parti sociali attraverso gli Accordi economici collettivi (AEC) e viene infatti accantonato tramite apposito fondo in Enasarco dalle imprese mandanti.
Enasarco ha recepito questo accordo nella riunione del 9 giugno 2020, e ha delineato le linee- guida per l’immediata attuazione: tutti i passaggi statutari fatti da Enasarco per poter erogare queste somme sono stati votati a maggioranza dal CDA della Fondazione Enasarco, che ha recepito integralmente l’accordo delle Parti Sociali, deliberando un primo stanziamento del 10% del Firr accantonato sui singoli conti degli Agenti di commercio per un controvalore di circa 150 milioni di euro. Per consentire la regolare erogazione di queste somme è necessaria l’approvazione del Ministero vigilante. La richiesta in questione è stata inoltrata dalla Fondazione Enasarco in data 10 luglio 2020, e a tutt’oggi non è arrivata una risposta.
Siamo qui dunque, Ministro, a sollecitare una Sua Cortese quanto doverosa risposta. Gli Agenti di Commercio non possono aspettare oltre e hanno urgentemente bisogno dell’approvazione di questa misura, assolutamente necessaria non solo per ridare fiato a tutti i professionisti della vendita in difficoltà, ma anche e soprattutto per consentire agli Agenti stessi di avere a disposizione risorse da investire per organizzare le proprie ripartenze e dare nuovo ossigeno a un’economia che ha bisogno di ripartire.
La quasi totalità degli Agenti è stata tagliata fuori dalle misure di sostegno a fondo perduto varate dal Governo, a causa del differimento trimestrale caratteristico del pagamento delle provvigioni che ha dunque a sua volta causato l’impossibilità di dimostrare il calo di reddito necessario per accedere ai contributi. È perciò necessario che la misura straordinaria che coinvolge l’anticipazione Firr, che non rappresenta alcun onere economico per lo Stato, sia approvata dal Suo Dicastero e diventi quindi possibile per la Fondazione avviare l’anticipazione del Trattamento Fine Rapporto accantonato in favore degli Agenti di Commercio.
Il tardare ulteriormente di una risposta al provvedimento sopra descritto rischia di essere percepito come una mancanza di sensibilità politica nei confronti di una Categoria di lavoratori già in ginocchio e che domanda solamente di poter utilizzare i propri denari accantonati presso l’Enasarco per far fronte a questo grave momento di difficoltà.
La salute di buona parte delle imprese italiane dipende dalle condizione in cui versano i loro Agenti di commercio, ed è perciò impensabile che essi siano abbandonati in questo frangente di difficoltà e che non venga data risposta alle loro legittime istanze. Confidando in una rapida risoluzione della nostra richiesta.
Le associazioni Usarci, Fisascat Cisl e Ugl