Il Presidente dell’USARCI, Umberto Mirizzi, ha scritto ai Ministri di Economia e Finanze, Sviluppo Economico e del Lavoro e Politiche Sociali un intervento deciso sul tema deducibilità auto per gli Agenti e Rappresentanti di Commercio. Riportiamo di seguito la lettera integrale inviata ai membri del Governo:
Illustri Ministri,
sono Umberto Mirizzi Presidente di USARCI, sindacato che tutela la Categoria degli agenti, rappresentanti e intermediari del commercio, Vi scrivo per rappresentarvi una questione, al limite della ingiustizia, che da anni investe i Colleghi che mi pregio rappresentare.
L’agente di commercio ha un unico e vero bene strumentale, l’autovettura grazie alla quale produce il proprio reddito, le provvigioni.
Da anni richiediamo che il limite di deducibilità di detto bene, fermo ormai dal lontano 1997 ai “vecchi” 50 milioni di lire (€ 25.823), venga, se non aumentato, almeno attualizzato Istat.
Sono trascorsi 25 anni! L’auto utilizzata al tempo dall’agente di commercio non è lontanamente paragonabile a ciò che può acquistare oggi, soprattutto in termini di sicurezza.
La mia affermazione dovrebbe avere già di per se un proprio valore oggettivo, ma mi permetto rappresentarVi un’ulteriore anomalia.
La stessa norma di legge, cioè l’art. 164 del D.P.R. 22 dicembre 1986 n.917, prevede espressamente la possibilità di adeguare tale valore alla rivalutazione monetaria. Sono oltre 15 anni che USARCI presenta istanze per attualizzare il valore del limite di deducibilità; ebbene non c’è stato, almeno sino ad oggi, un esponente delle Istituzioni che ci abbia mai fornito una risposta.
Non conosciamo il motivo per cui il limite in parola non è stato attualizzato annualmente e tantomeno la motivazione per cui non è possibile farlo.
Ritengo la nostra non una richiesta di privilegio ma, al contrario, sanare un vizio, ingiustificato, che penalizza fortemente una Categoria di operatori economici che intermedia quasi il 68% del PIL italiano e che percorre mediamente 40/50.000 chilometri l’anno.
Con l’auspicio che quanto rappresentato possa essere motivo di attenzione e di approfondimento in un nostro incontro sono a porgerVi i miei distinti saluti.
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