Come intermediare il 70% del Pil italiano ed essere irrilevanti..
Possono 240mila persone, 240mila lavoratori di successo, rappresentare una categoria ignorata ed ininfluente? Possono intermediare il 70% del Pil italiano ed essere meno interessanti, a livello politico, rispetto ai balneari o ai tassisti? Sì, possono e lo fanno benissimo. Perché si sentono 240mila individui diversi senza il minimo senso di appartenenza ad una categoria. Quella degli agenti di commercio.
Ieri, a Torino, gli agenti si sono confrontati, tra loro, in un’assemblea dell’Aparc Usarci che sembrava, finalmente, riproporre gli atteggiamenti di decenni orsono. Caratterizzati dalla partecipazione che è l’unica vera base per la libertà.
“Perché non contiamo nulla a livello governativo?”, ha chiesto un agente. “Perché quando andiamo a Roma – ha risposto Antonello Marzolla, segretario generale Usarci e segretario regionale Aparc – il ministro ci ride in faccia sapendo che la categoria mugugna ma non si mobilita, non scende in piazza, non si ferma”.
Tutti lupi solitari. Che protestano contro l’Enasarco, ignorando persino quali siano i compiti dell’ente pensionistico, mentre negli altri Paesi europei la categoria cerca di copiare la realtà italiana. Con gli agenti italiani che si preoccupano per la mancanza di un rinnovamento generazionale – e senza giovani mancherà chi paga le pensioni – però si indignano se un tribunale riconosce parte degli influencer come agenti di commercio, obbligandoli a versare cifre consistenti all’Enasarco.
240mila agenti isolati che non vogliono sprecare denaro per iscriversi ad un sindacato e poi firmano contratti capestro che li penalizzano in ogni modo. E quando è troppo tardi si rivolgono al sindacato pretendendo miracoli immediati.
È evidente che la categoria, se vuole cambiare, deve cambiare. Accettando la logica della formazione continua, coinvolgendo i giovani anche a livello di immagine, scoprendo le opportunità dell’internazionalizzazione. E rassegnandosi alla partecipazione. Oppure può continuare a mugugnare ed a maledire gli anni, il tempo ed il governo.